mercoledì 9 marzo 2011

Daria Bignardi al Teatro Filippini- lunedì 14 marzo 2011

Dopo il successo ottenuto con "Non vi lascerò orfani", Daria Bignardi è di nuovo in libreria con "Un karma pesante" (Mondadori), un racconto che dà vita al personaggio di Eugenia, un’adolescente ossessionata dalla faticosa ricerca della propria identità e segnata da un dolore prematuro, che diventerà una donna apparentemente sicura di se stessa e capace di ottenere ciò che vuole.
Lunedì 14 marzo, alle ore 18.30, la conduttrice de Le invasioni barbariche presenterà il libro al Teatro Filippini di Verona. L’appuntamento, ad ingresso libero, è organizzato da Fondazione Aida e Cisl Verona e sarà moderato da Donatello Bellomo.

Quando ha sentito che a novembre compio quarantadue anni mi ha guardata negli occhi e ha detto: Quarantadue è multiplo di sette. Sarà un anno di grandi cambiamenti: stai pronta, Eugenia”. Eugenia Viola non crede nei multipli di sette, ma è sempre stata fin troppo pronta a mettersi in gioco. Era un’adolescente segnata da un dolore prematuro e ossessionata dalla ricerca della propria identità: oggi è una donna spericolata eppure saggia. Ciò che sa fare meglio, quel che le toglie il sonno, è il suo lavoro di regista. Ma, quando improvvisamente la vita la obbliga a fermarsi, il film che ci racconta è quello dei tanti pezzi di sé lasciati per strada. La tredicenne affascinata dall’oscuro protagonista di un romanzo russo, la ragazza che parte per Londra in fuga dalla malattia del padre, la ventenne inquieta che approda nella Milano dei profondi anni Ottanta e poi nella New York degli anni Novanta. Fino al presente rigoroso, assediato dalle nevrosi degli Anni Zero, ma riempito dall’amore imperfetto per Pietro e per le figlie Rosa e Lucia, le uniche capaci di ancorarla a terra. Un karma pesante, sostenuto da una scrittura ironica, tagliente e capace di scaldarsi per dare vita a personaggi indimenticabili, getta uno sguardo insolito e brillante sui nostri ultimi trent’anni. È insieme la storia di una donna spietata con se stessa ma teneramente fragile, allegra, materna e tanto dolorosamente vicina all’autenticità della vita che abbiamo l’impressione di conoscerla almeno quanto conosciamo noi stessi. “A volte pensi che per cominciare a vivere davvero devi prima capire chi sei, fare le scelte giuste, mettere tutto in ordine: ma alla fine la tua vita sarà il modo in cui hai vissuto. Il modo in cui stai vivendo adesso.”

Ingresso libero fino ad esaurimento posti; è possibile prenotare tel. 045/8001471 o scrivendo una mail a fondazione@f-aida.it .
Teatro Filippini (Vicolo Dietro Campanile Filippini 1 Verona).
Tel 045/592709 - fondazione@f-aida.it - www.fondazioneaida.it.

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