mercoledì 23 dicembre 2009

NOTTE ERRANTE...


12 ragazzi in scena che rendono vive e attuali le vicende di Don Chisciotte…
un pubblico di genitori, familiari, amici che si immerge insieme ai ragazzi nell’atmosfera magica di una notte errante…
...uno spazio che evoca pensieri, emozioni, dove i confini teatrali vengono manipolati mescolando e confondendo la realtà e la finzione...
Sono alcune suggestioni provate durante il saggio dei ragazzi che frequentano il Laboratorio teatrale diversamente in scena.
Sabato 19 e domenica 20 dicembre infatti, il Laboratorio Filippini ha accolto la seconda fase dello studio sulla figura di Don Chisciotte della Mancia intitolato “Notte errante”.

Grazie…Arianna, Barbara, Elisa, Fabio, Francesca, Giada, Marco, Matteo, Michele, Rachele, Rosanna, Stefano… per l’energia e l’entusiasmo!

Il mondo ha bisogno di cavalieri erranti.
I cavalieri erranti non esistono

venerdì 11 dicembre 2009

Un nuovo debutto: REBBY- Cronaca di una vita ovale

Il 15 dicembre 2009 alle ore 21 al Teatro Camploy debutta la nuova produzione serale di Fondazione Aida in collaborazione con l’Assessorato allo Sport e Tempo Libero del Comune di Verona.

Rebby è un monologo scritto ed interpretato da Celeste Sartori per la regia di Lorenzo Bassotto ed è la metafora di una vita vissuta nel sacrificio, nell’eroismo, nel contatto, nella lotta. Vita di corsa alle Poste centrali, o ai campi lontani di Belluno e Treviso, vita di liquerizia al cinema e castagnaccio. Una vita di scelte forti in una città che si risolleva dalla guerra e guarda al calcio come liberazione di sofferenze patite. Un calcio per uomini veri.
Ma il rebby non è il calcio. E ha forse una verità più profonda. La palla gira, gira, torna indietro costringe all’adattamento, alla posizione, alla ripartenza, al rispetto. Ma non c’è spazio per nessuna malinconia, nessun rimpianto, nessuna nobiltà nel far coincidere sport e vita. Lo sport è liberazione, veicolo univoco di energie essenziali ed esistenziali, la vita è il suo naturale proseguo, oltre l’ennesima meta.

Vi aspettiamo!

venerdì 4 dicembre 2009

Pierino e il lupo…visto dalla piccola Sara!


Una piccola spettatrice domenica 29 novembre ha assistito allo spettacolo Pierino e il lupo e ha trovato l’ispirazione per un disegno che vi mostriamo.
Grazie Sara!
E grazie a tutti i bambini che vorranno condividere su questo spazio disegni e pensieri!

lunedì 30 novembre 2009

Daria Bignardi presenta "Non vi lascerò orfani" al Teatro Filippini

Martedì 15 dicembre alle 21 la giornalista e conduttrice televisiva Daria Bignardi presenta, al Teatro Filippini, il suo ultimo libro “Non vi lascerò orfani” (Mondadori 2009). L’incontro è organizzato da Fondazione Aida con livepoint.it, la Libreria Minotauro e sarà moderato dal giornalista de L’Arena Donatello Bellomo.

Ingresso libero fino esaurimento posti. Info e prenotazioni: fondazione@f-aida.it - tel. +39 045 8001471.
Teatro Filippini (Vicolo Dietro Campanile Filippini 1 Verona).

Non vi lascerò orfani è la storia affascinante e documentata della sua famiglia è un libro che racconta il lutto dei figli di fronte alla morte di un genitore; e da questo lutto Daria Bignardi ricostruisce la vita della sua famiglia, risalendo alle origini, fotografando i suoi antenati, con una dimensione vera, umana, comica e appassionante. Il libro racconta di come sia eccezionale vivere nella normalità della famiglia, perché la vita è intensa nella sua semplicità e l'unica cosa che può far davvero male è l'assenza di una persona, la morte di qualcuno che fa parte del nostro vivere quotidiano.

Daria Bignardi, giornalista e autrice di programmi televisivi, è nata a Ferrara. A ventitré anni è andata a vivere a Milano, da dove ha collaborato con molti giornali, da “Panorama” a “Sette” a “La Stampa”. Dal 1991 ha lavorato per la televisione e la radio. Ha diretto per due anni il mensile “Donna”. Da aprile 2005 alla fine del 2008 ha scritto e condotto il programma “Le invasioni barbariche” per La 7. Scrive da diversi anni per “Vanity Fair”.

In collaborazione con la Libreria Minotauro e


venerdì 20 novembre 2009

Gocce d’acqua…pensieri del pubblico sullo spettacolo “il mistero dell’acqua scomparsa


Lo spettacolo che si era prospettato come una grande sfida ha affrontato il suo debutto… le insegnanti che vi hanno assistito hanno lasciato dei pensieri che riportiamo come tante piccole gocce d’acqua…

Gocce d’acqua “ teatrali”
Gli effetti sono molto accattivanti… Semplice ma raffinato… accurate le scenografie…Costumi splendidi…Effetti speciali e luci eccellenti…ottima interpretazione… Spettacolo attuale…

Gocce d’acqua “didattiche”
E’ riuscito a trasmettere con chiarezza il messaggio…Educativo…Offre spunti alla didattica… spunto per riflessioni...Lo consiglierei ad altre scuole, perché i bambini e ragazzi sono il futuro, per cui possono imparare tante cose per non sprecare l’acqua…

Questo spazio è pronto ad accogliere altre gocce d’acqua perché... goccia a goccia si crea un oceano…

venerdì 6 novembre 2009

Il mistero dell’acqua scomparsa…

A pochi giorni dal debutto della nostra nuova produzione, “Il mistero dell'acqua scomparsa “, tutto sembra andare per il meglio.

Le scenografie: ci sono!
Anche se ogni giorno ricevono qualche piccolo aggiustamento, sono bellissime e grandissime, coloratissime, ingombrantissime....issime issime issime!!!

Le musiche: ci sono!
Gian il super tecnico dei suoni ci ha “ricamato” dei meravigliosi effetti sonori acquatici che hanno il potere di trasformare il teatro in un grande mare in movimento.

Gli abiti di scena ci sono da un bel pezzo e... sono splendidi, meravigliosi…super!!!

I personaggi “acquatici” sono un incrocio tra una creazione di Vivienne Westwood ed un aqcuerello impressionista mentre i bambini sono...Bambini! Qualcuno sarà un po' svestito, per la verità, speriamo non si ammali ma si sa, per l'arte bisogna soffrire.
La sfida è alta…
Riuscirà questo spettacolo a far capire ai ragazzi (e ai loro genitori) il grande valore dell'acqua senza essere troppo pedante?
Riusciranno i nostri eroi a parlare della vita di tutti i giorni e al tempo stesso creare una magia che in teatro deve esserci, sennò che teatro è?!
Riuscirà Claudio a far andare in contemporanea luci, suoni, immagini video, ventilatore e bolle di sapone?
Riuscirà la regista bergamasca a trattenersi dal saltare a piè pari sul computer che non si comporta come vuole lei?

L’appuntamento per questo debutto nazionale è al Teatro Filippini domenica 15 novembre alle ore 16,30… quel giorno potremo ricevere una risposta a tutte queste domande!
(...Comunque la risposta è si !)

Il mistero dell’acqua scomparsa…

lunedì 26 ottobre 2009

Il segreto di Arlecchino…il viaggio continua…


Il segreto di Arlecchino, dopo i successi dell’Australia, sbarca a New York in occasione del Columbus Day la celebrazione che commemora il giorno dell’arrivo di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo.
Ed è così che per rendere omaggio alla cultura italiana e in particolare alla tradizione veneta lo spettacolo sulla Commedia dell’Arte è andato in scena dall’8 al 14 ottobre presso la Vanderbilt Hall della Stazione Centrale di New York.
I lazzi, le burle, le canzoni dello spettacolo hanno invaso anche la Fifth Avenue nella grande parata del 12 ottobre dove gli attori con il loro entusiasmo hanno coinvolto la folla in sosta sui marciapiedi che ha risposto con grande calore agli scherzi dei nostri attori.
Il Segreto di Arlecchino continua il suo viaggio nel mondo per rendere omaggio alla Commedia dell’Arte e…chissà dove approderà la prossima volta…

venerdì 9 ottobre 2009

LA DOMENICA E' ANCORA...FAMIGLIE A TEATRO!!!!

Il teatro Filippini diventa la domenica pomeriggio un luogo magico dove bambini, genitori, nonni si lasciano trasportare nell’incanto del teatro.
l’11 ottobre alle ore 16,30 le poltroncine colorate del teatro sono di nuovo a disposizione per accompagnare grandi e piccini nel sogno ad occhi aperti che è lo spettacolo.
Famiglie a teatro propone per questa stagione cinque nuove produzioni di Fondazione Aida accostate a quelle di repertorio.
Le compagnie ospiti arricchiranno il cartellone con i loro spettacoli più distintivi che hanno saputo incantare gli spettatori di tutta Italia.
Il programma è visibile sul sito della Fondazione con l'indicazione delle fasce d’età per gli spettatori!

Vi aspettiamo ogni domenica e…chissà di che colore sarà la vostra poltroncina!!!

giovedì 8 ottobre 2009

RITORNA LA RASSEGNA ATTOTERZO

La rassegna ATTOTERZO riparte con il suo senso e il suo perché.
A partire dal nome.
Terzo perchè c’è un prima e c’è un poi che sfuggono, che non si riconoscono.
Terzo perché si può iniziare a contare anche da tre e perdere subito il conto…degli atti, dei presenti che a quanto pare possono essere anche copiati e duplicati da medesimi tentativi, ma restano unici nella loro forza presente.


La rassegna ospita nella stagione teatrale 2009-2010 presenze consolidate come L’accademia degli Artefatti, i Brincadera, il C.I.R.T. compagni di viaggio che ad Attoterzo portano le loro ultime sperimentazioni, ma anche ospiti come Gipi, Evelina Persherova e la fanfara zigana…non vogliamo svelarveli tutti scopriteli uno per uno nel sito della Fondazione, intanto segnatevi il primo appuntamento: sabato 10 ottobre ore 21,00 al teatro Teatro Filippini.
E...buona visione.

lunedì 28 settembre 2009

DEBUTTO "La lettera. Don Lorenzo Milani a Barbiana"


Educa (incontro nazionale sull’educazione) il 24 settembre ha ospitato il debutto dello spettacolo dedicato a Don Lorenzo Milani nato da una collaborazione tra Fondazione Aida e Il teatro delle quisquilie.
Da spettatori desideriamo condividere le suggestioni della messa in scena accostandole ad alcune frasi recitate dal personaggio di Don Milani, che ci hanno aiutano a chiarire il nostro sguardo.


Nello spettacolo si mescolano la scuola di ieri e la scuola di oggi, i ragazzi di ieri con i ragazzi di oggi e l’educatore, il maestro, l’uomo, il prete Don Milani che si pone al centro di questo confronto ascoltando le voci di tutti, con attenzione e con la volontà di mettersi in discussione per cercare alternative.
“Se penso a quanto s’affannano ogni giorno per imparare: ci sono materie che li lasciano nello sconforto ma basta farli parlare dei loro problemi, per vederli rinati”

Questo spettacolo crea una riflessione sul ruolo della scuola ponendo i ragazzi al centro.
“La scuola siete voi e finché questa non s’interessa di voi, di dove venite, di dove andate, non potete arrendervi.”

E’ uno spettacolo che racconta la storia di un uomo, di una scuola che diventa la scuola del passato, del presente per interrogarsi sulla scuola del futuro.

venerdì 18 settembre 2009

IL RITORNO DALLA TOURNEE IN AUSTRALIA


La missione Australia si è conclusa e i nostri prodi rientrano a Verona!!!
Compaiono sulla porta gli “australiani” e le facce portano i segni del lungo viaggio e del fuso orario, ma i loro occhi sono luminosi e contengono l’esperienza di 40 giorni di tournee dall’altra parte del mondo
Noi che siamo rimasti qui ci avviciniamo a loro con la domanda più banale:“avete visto i canguri?!”.
Banale si, ma è grazie al canguro che inizia il loro racconto e via, via quello che si percepisce nel loro sguardo assume forme, colori, contorni, profumi e tutti possiamo entrare in contatto con le emozioni e le fatiche del palcoscenico, con i visi delle persone incontrate e i luoghi visti in tanti chilometri di viaggio a bordo di un furgoncino sgangherato.

Iniziano il racconto con le informazioni più immediate come la guida a sinistra, gli immensi e curati prati verdi, le stelle che sembrano più vicine, la luna a rovescio, ma l’avventura in Australia non è solo questo.
In Australia hanno visto scuole immerse nel verde, e al loro interno attrezzatissime aule computer con sistemi di ultima generazione, biblioteche fornitissime, e meraviglia delle meraviglie già nella scuola primaria il piano di studi prevede un’offerta artistica costituita da lezioni di canto, di teatro, danza.

I nostri prodi tolgono da uno dei bauli un foglio e cominciano a leggere:
“Raramente mi permetto di scrivere a persone che non conosco, ma sono rimasta colpita dallo spettacolo che ho visto con mia figlia di 4 anni.”

La lettura si interrompe e ci spiegano che è una lettera spedita da una mamma al MaMa Theatre di Melbourne in seguito ad una replica dello spettacolo. La lettura prosegue:
“la bravura degli attori ha conquistato l’immaginario di mia figlia Aleshia.che ripete in continuazione che da grande ha deciso di fare l’attrice, e nonostante non parliamo una parola di italiano abbiamo riso tutto lo spettacolo!”

Ora anche i nostri occhi si fanno luminosi…

Lo spettacolo “Il segreto di Arlecchino” di Fondazione Aida dopo la tournèe in Australia, sarà presentato a Verona, in prima nazionale, domenica 20 settembre, alle ore 21.00, presso il Teatro Filippini.

mercoledì 16 settembre 2009

Buon Anno Scolastico!!!

Carissimi insegnanti,
per augurarvi un buon inizio anno scolastico abbiamo scelto queste parole di Fernando Rotondo:

“E’ interesse dell’intera società la crescita di bambini capaci di collaborazione, solidarietà, apertura al nuovo, critica e autocritica, amore per la giustizia, la libertà, l’uguaglianza, lo sfruttamento, la schiavitù.”

Anche quest’anno ci poniamo al fianco delle scuole per contribuire alla missione educativa con le nostre proposte come il Teatro scuola, i laboratori teatrali, le letture animate, le mostre, i corsi di aggiornamento per insegnanti e gli incontri con autori per bambini e ragazzi.

L’ufficio scuola è a disposizione per ulteriori informazioni sulle attività.

mercoledì 26 agosto 2009

Fondazione Aida in Australia


Ciao a tutti, ecco una delle prime immagini della tournée australiana di Fondazione Aida. Qui in particolare la compagnia era a Camberra in una scuola superiore, dove gli attori hanno messo in scena una rappresentazione della Commedia dell'Arte.

La tournée si concluderà a metà settembre e comunque vi terremo aggiornati sulle prossime tappe.

Giornata della Didattica settembre 2009

Carissimi insegnanti!
Vi ricordiamo che anche quest'anno Fondazione Aida avrà un punto informativo all'interno della Giornata della Didattica, appuntamento importante giunto ormai alla settima edizione che l'Assessorato all'Istruzione del Comune di Verona dedica al mondo della scuola.
Sarà l'occasione per conoscere le proposte che la nostra Fondazione ha strutturato per la stagione teatrale 2009/2010.
Vi aspettiamo il 4 settembre - dalle ore 10 alle ore 17.00 - presso il Palazzo della Ragione. Per qualsiasi informazione: scuola@f-aida.it - Ufficio Scuola.

lunedì 17 agosto 2009

Laboratori 2009-2010

Anche per il 2009/2010 Fondazione Aida vuole affiancare alla nuova stagione teatrale alcune esperienze di laboratorio.
L’obiettivo è quello di continuare il percorso intrapreso negli anni precedenti con proposte sia per adulti che per bambini, apportando qualche cambiamento suggeritoci da chi ha frequentato i corsi negli anni scorsi.
Una proposta dunque a misura di pubblico!
La principale novità riguarderà la durata dei corsi: abbiamo infatti pensato ad un’articolazione annuale (da novembre a maggio) per offrire agli iscritti la possibilità di vivere un’esperienza continuativa che permetta di creare un maggiore affiatamento tra i componenti del gruppo. Inoltre, vista la nostra presenza sul territorio da più di 25 anni come teatro stabile, abbiamo scelto di riservar una parte dei laboratori alla Formazione dell’Attore.
Si offrirà così un’opportunità anche a chi vuole sperimentare la dimensione professionale del teatro attraverso un laboratorio permanente della durata di due anni che vedrà docenti esperti approfondire le discipline della dizione, della recitazione, della scrittura scenica, spazio scenico.
Per ulteriori informazioni visitate il nostro sito o mandate una mail a formazione@f-aida.it.

martedì 9 giugno 2009

Mai fragole a dicembre

"Non ci sono più i pomodori di una volta..." . Quante volte avete sentito questa espressione? E' già...infatti con l'avvento della globalizzazione e le nuove tecniche agricole intrise di "chimica", oggi troviamo ciliegie grosse come limoni e limoni grossi come meloni dal sapore poco riconoscibile e sempre meno appetitosi.
Fino a pochi anni fa esisteva solo frutta e verdura di stagione. Le coltivazioni esclusivamente a cielo aperto ci regalavano fragole, asparagi e zucchini dalla tenera consistenza e dal tipico colore pastello. Poi è cambiato tutto.. Le serre prima, gli allevamenti intensivi poi, ci fanno trovare sulle nostre tavole cibi senza sapore ne profumo.
Con il suo libro "Mai fragole a dicembre" Licia Granello ci accompagnerà in una riflessione allarmata ma sempre molto gustosa e saporita su quanto è importante consumare frutta e verdura che ci regala in modo naturale la nostra cara Madrenatura.
Per questo è importante ascoltare il nostro corpo, capire di cosa ha bisogno per riuscire a vivere meglio e più a lungo coniugando i piaceri del palato, salute fisica e rispetto per la nostra Terra.
Licia Granello con il suo libro "Mai fragole a dicembre" ci insegna ad andare incontro agli alimenti invece che subirne l'arrivo sul mercato, con l'aiuto anche di piccoli trucchi che ne proteggono l'essenza e alcune citazioni di luoghi e locali dove vale la pena andare a cercarli.
Tenendo sempre presente di scegliere i mesi giusti..."Mai fragole a dicembre!"

Il 27 giugno 2009 alle ore 18.30 presso la Sala Buvette della Gran Guardia di Verona, Licia Granello convertirà il pubblico ai consumi dei prodotti di stagione.

Ingresso: 3 euro con degustazione

www.sorsidautore.it

Le caminade 26-27-28-29 giugno

Avete mai pensato a una passeggiata per i viottoli di Verona? La verona nascosata, la Verona che nelle buie notti dell’800 veniva animata da piccoli artigiani, commercianti e pescatori che dopo una lunga giornata di lavoro si ritrovavano nelle osterie per l’ultimo goto, ovi duri e una briscola.. Quello che vi proponiamo con “Le caminade” è una riscoperta di questi luoghi cercando di riscovare il sapore perduto della Verona dell’epoca. Accompagnati da un cicerone esperto d’arte e tradizioni sarete protagonisti di una passeggiata, di circa due ore, che prevede 2 momenti di degustazione nelle osterie più tipiche della città.

Il ritrovo è alle 17.30 al ponte Nuovo, si passerà da Piazzetta Pescheria testimone dei ritrovi notturni dei pescatori, per proseguire in Vicolo Gatto al Carroarmato, via Duomo in sgarberia, dove veniva sgarzata la lana, in campidoglio dove una frase testimonia l’amicizia tra Sacchetti e Quasimodo e il fermento culturale del dopoguerra e, passando dai 12 Apostoli, si conluderà alla Bottega del Vino, locale fondato da Quirino Sacchetti e frequentato da grandi artisti come Salvatore Quasimodo e Pier Paolo Pasolini.

Alla conclusione della Caminada siete tutti invitati allo Spazio Enoteca U.VI.VE (Unione Consorsi Vini veneti Doc) Gran Guardia – Piazza Brà, per un brindisi in compagnia!

Prezzo Caminade: 15 euro con iscrizione obbligatoria.
Ingresso enoteca U.VI.VE (Unione Consorsi Vini veneti Doc): gratuito per gli iscritti alle Caminade, percosrsi in bicicletta, Cena al buio e Vinosofia, aperitivo, cena ed incontro a Casa Pierina e La Cavalchina.

giovedì 21 maggio 2009

Apologia del bevitore

Lo sapevate?
L’enosofia è una nuova teoria formulata da Maurizio Rosso nel 2001, con l’intenzione di “inaugurare il nuovo millennio ad una comprensione più completa del prodotto vino, anche nei suoi risvolti culturali e filosofici”.
Il suddetto pensatore, dopo aver attivato un sito internet ha fornito alcune utilissime definizioni dei termini legati al vino, anzi, all’oinos (il termine greco per vino).

Enosofia, dal greco “conoscenza del vino” quale scienza umana che indaga il rapporto soggettivo dell’uomo con il vino. Essa si propone di demistificare l'idea di un'analisi oggettiva del vino e di sostituirla con lo studio del rapporto tra soggetto (bevitore) e oggetto (vino) inteso come unica esperienza possibile di conoscenza del vino. In altre parole un vino non esiste per il bevitore finchè non viene bevuto, non può essere concepito indipendentemente dall'esperienza del bere e va studiato in relazione dinamica con il soggetto bevente. ...
Ebbene...sentiamo di dover ringraziare sentitamente Maurizio Rosso per ciò che l’umanità, da millenni, attendeva: la teorizzazione di un concetto sfruttato da pensatori ellenici, presocratici, cartesiani e postmoderni per giustificare alla moglie le vermiglie gote e la camminata barcollante al ritorno da una bevuta tra amici.
”Amore, Paolo ha scovato quella cantina...Ulrico la tal bottiglia...e sai..ogni sorso è un’esperienza diversa!” E se la Signora non la beve..se non altro la si prova ad intortare con le parole!

Grazie caro Dr. Rosso, ma a Fondazione Aida era già venuto in mente qualche cosa di simile: “l’alibi culturale” al calice in mano!
Ebbene sì, già dieci anni or sono, quei geniacci della Fondazione hanno ideato, organizzato e promosso l’ormai storica rassegna “Sorsi d’Autore”, che nel 2009 giunge appunto alla X edizione!
Il rosso corposo, per esempio, non si abbina solo ad un buon filetto, ma anche ad un autore noto e magari un po’ impegnato (eufemismo per trattare figure “pesantucce”) dell’ambiente filosofico italiano.
E perchè non gustare le esperienze di una figura storica della televisione italiana assieme ad un vino d’annata?
Ecco insomma che la presentazione di libri, la trattazione di tematiche economiche, politiche e sociali, possono essere un ottima scusa per raggiungere luoghi ameni del veronese ed assaporare un calice di nettare locale DOC in compagnia di uno stimato sommelier.

Sorsi d’Autore, un evento dedicato agli enosofi, agli enologi, agli enonauti, ai turisti del vino e dei sapori in generale...che per questa volta, sarebbe d’uopo, potrebbero venire accompagnati dalla propria Signora!

www.sorsidautore.it

martedì 21 aprile 2009

Filastrocche newyorkesi

Dalla settimana scorsa i nostri prodi sono in trasferta a Nuova York, per portare le filastrocche ed il teatro di Gianni Rodari oltreoceano. Di esportare il verbo, di fatto, non ce ne sarebbe bisogno, visto che gli scritti dell'autore e pedagogista italiano sono stati tradotti in quasi tutte le lingue del mondo. Ma Fondazione Aida ha deciso di approfondire e spiegare la vita e le opere di Rodari attraverso una serie di iniziative tra Manhattan, Chicago ed il Mitchigan.
Anzitutto uno spettacolo tratto dal suo racconto La Freccia Azzura, poi con una mostra itinerante con le copertine dei libri illustrati da Munari, Altan ed Emanuele Luzzati. ma non è finita qui: ad animare i disegni ed i colori della mostra ci saranno delle letture animate e degli approfondimenti tematici.
La Fantasia, insomma, invade le strade grigie e caotiche delle grandi città americane...

Filastrocca impertinente
Gianni Rodari

Filastrocca impertinente,
chi sta zitto non dice niente;
chi sta fermo non cammina;
chi va lontano non s’avvicina;
chi si siede non sta ritto;
chi va storto non va dritto;
e chi non parte, in verità,
in nessun posto arriverà


giovedì 9 aprile 2009

TERREMOTO IN ABRUZZO: SOSTENIAMO CONCREATAMENTE L'UOVO - Teatro Stabile di Innovazione, gravemente danneggiato dal sisma del 6 aprile

I teatri stabili di innovazione sono teatri stabili con finalità culturali definite, che svolgono, con carattere di continuità, attività di produzione e promozione nel campo della sperimentazione, della ricerca e del teatro per l'infanzia e la gioventù.
Le sinergie che si vengono a creare nei rapporti tra i diversi –seppur esigui- Teatri Stabili in Italia sono fondamentali per l’innovazione culturale e la promozione del teatro tra i bambini ed i ragazzi.
Fondazione Aida, in qualità di Teatro Stabile di Innovazione collabora attivamente, tra gli altri con L’Uovo – Teatro Stabile di Innovazione Onlus di L’Aquila, la città colpita dal terremoto di domenica notte.
Ci sentiamo pertanto di dare il nostro sostegno a coloro che, come noi, lavorano da oltre 30 anni nella sperimentazione drammaturgia e soprattutto nella educazione e nella formazione teatrale dei giovani, privilegiando un solido rapporto di collaborazione con l’istituzione scolastica ed il territorio.
Anche L’UOVO di L’Aquila infatti, come Fondazione Aida a Verona, produce e organizza una serie di rassegne dedicate alle scuole e alle famiglie, non solo della provincia abruzzese, ma anche a livello nazionale ed internazionale.
Il terremoto di domenica notte, però, ha causato la quasi totale distruzione delle strutture de L’Uovo: il Teatro San Filippo di L’Aquila è tutt’ora inagibile, così come magazzini ed uffici; mentre le attrezzature – dalle scenografie ai costumi – sono sostanzialmente inutilizzabili.
In un periodo già difficile per la cultura italiana Fondazione Aida sostiene L’Uovo – Teatro Stabile di Innovazione Onlus e Vi invita a contribuire, seppur con poco, alla ricostruzione del fondamentale patrimonio artistico di cui L’Uovo si fa portatore.
Per questo, Fondazione Aida ha deciso di devolvere l’intero ricavato dell’anteprima della nuova produzione: Hijab – o del confine (regia di Letizia Quintavalla) a L'Uovo Teatro Stabile di Innovazione Onlus di l'Aquila.
L’incasso del debutto dello spettacolo, che si terrà al Teatro Filippini di Verona l’8 e 9 maggio 2009 alle ore 21.00 ed il 7 e 9 maggio alle ore 10.30 (per le scuole superiori) verrà devoluto interamente agli amici de L’Uovo.

Inoltre, per chi volesse partecipare ad una, tra le tante manifestazioni di solidarietà, attraverso una donazione, queste le coordinate bancarie:

Associazione Teatrale L’Uovo Onlus

L’Aquila

IBAN: IT/40/F/06040/03601/000000031653

martedì 7 aprile 2009

TERREMOTO IN ABRUZZO: SOSTENIAMO L'UOVO - TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE


L’Uovo è il Teatro Stabile di Innovazione avente sede a L’Aquila, che da oltre 30 anni opera nel teatro per bambini e ragazzi a livello nazionale ed internazionale.
Le rassegne per scuole e famiglie vengono messe in scena non solo a L’Aquila, ma anche a Sulmona, San Salvo, Atri.
Il terremoto di domenica notte ha causato la totale distruzione delle strutture – il Teatro San Filippo di L’Aquila, magazzini, uffici – e attrezzature – scenografie, costumi di scena ecc..
In un periodo già difficile per la cultura italiana Fondazione Aida invita a devolvere un contributo per la ricostruzione del fondamentale patrimonio artistico di cui L’Uovo si fa portatore.
A breve posteremo indicazioni su come aiutare gli amici de L'UOVO.

giovedì 19 marzo 2009

22 marzo ore 11.15 Piazza Erbe Verona (in caso di pioggia Corte Mercato Vecchio)

Prosegue la scoperta dei grandi che hanno fatto Verona.

Per Biografie Musicali, l’Assessorato all’Istruzione presenta la Verona medioevale di Cangrande della Scala, la storia del principe armato che domina la città dall’alto di Castelvecchio, è raccontata ai bambini da una cantastorie sulle note di I Capuleti e i Montecchi di Bellini e la villanella “Canta lo cuco” di Marcantonio Pordenon

Ingresso libero e gratuito

Un principe armato e sorridente sul suo cavallo vigila Verona da Castelvecchio. Questa è l’immagine più conosciuta di Alberto I Canfrancesco, nato nel 1291 a Verona, terzogenito della famiglia della Scala, il condottiero che, nel 1298, viene investito dell’appellativo «Canis magnus» e nel giugno del 1308, al comando dell’esercito veronese e mantovano, sconfigge i guelfi bresciani segnando la prima di una serie di conquiste che rendono Cangrande della Scala eroe nel periodo buio della storia, guida politica e militare nel cuore del basso medioevo. Colui che cavalcando la storia ha difeso la città scaligera, ha esteso il suo territorio da Vicenza a Belluno passando per Feltre e Padova. L’eroe che in un’ottica di espansione, ha dimostrato di avere ottime doti diplomatiche e di saper tessere relazioni commerciali importanti, con Venezia nel 1323, con Padova nel 1320 grazie al trattato di pace e le alleanze che hanno reso la città scaligera punto economico e politico importante e significativo. Proprio per questo, per scoprire una parte della storia di Verona nella biografia di questo personaggio, l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Verona, presenta nell’ambito della manifestazione culturale Biografie Musicali, domenica 22 marzo, ore 11.15, in piazza Erbe, gli episodi più significativi dell’eroica vita di Cangrande della Scala, un’occasione come afferma l’Assessore Alberto Benetti “per far conoscere ai bambini, in un giorno di festa e di condivisione con la propria famiglia, la vita del principe che ha segnato la storia di Verona e di come, i racconti e le leggende eroiche, siano intrise di rimandi con le tradizioni”. Dà voce a questo personaggio la regista ed attrice Catia Pongiluppi, sulle musiche di Bellini I Capuleti e i Montecchi “Oh! Quante volte o quante” (Aria di Giulietta) e “Tace il fragor” (Giulietta), di Charles Gounod, Romeo et Juliette, “Ah! Je veux vivre” (Aria di Juliette), di Marcantonio Pordenon, “Canta lo cuco”, villanella, una forma di canzone profana nata in Italia nella prima metà del XVI secolo. La direzione musicale è di Andrea Mannucci, esecuzioni di Elisa Luppi (soprano), Julie Butturini (chitarra), Olmo Chittò (percussioni).

giovedì 5 marzo 2009

Gli artisti e l'articolo di Alessandro Baricco

in seguito all’articolo comparso su LaRepubblica mercoledì 25 febbraio 2009:
Basta Fondi ai Teatri di Alessandro Baricco, abbiamo chiesto ad alcuni artisti veronesi di darci il loro parere.
Ecco ciò che ne è emerso…

“In linea di massima è impossibile contestare ciò che scrive Baricco: le istituzioni italiane che si occupano di cultura, nella fattispecie di teatro, sono obsolete, antiche; come antichi sono gli strumenti che utilizzano: non adeguati alle richieste del mercato contemporaneo nazionale ed internazionale.
Diventa naturale, quindi, che le attività a tali enti correlate, risentano della staticità di un sistema in stallo.
A prescindere inoltre dalla delicata fase di recessione dei mercati mondiali, è necessario sottolineare che l’Italia è un Paese biologicamente portato a vivere di turismo e cultura ma che tale vocazione è stata spesso dimenticata da enti ed istituzoni pubbliche e da investimenti strutturali carenti oppure veicolati erroneamente.
Che dire dei ca. 500 teatri chiusi, soprattutto nel meridione? oppure dei teatri iniziati e mai portati a termine, nonostante i cospicui fondi europei?
Che dire poi dei teatri aperti e regolarmente funzionanti?
Il loro modus vivendi è forse più vicino a quello di un circo, piuttosto che a quello di un teatro.
La carenza di attrezzature fisse in ciascuna struttura produce, infatti, dei veri e propri carrozzoni itineranti: furgoni stpati di attrezzi e strumenti necessari alla propria produzione che devono spostarsi assieme alla compagnia e che invece dovrebbero far parte di ogni teatro che si voglia definire tale.

Se le strutture fossero messe in grado di funzionare correttamente, ed i fondi erogati non fossero sperperati inutilmente – sport nazionale -, esisterebbero già le condizioni per creare nuove opportunità per le giovani generazioni, che oggi più che mai si trovano a lavorare in condizioni ridicole e talvolta mortificanti rispetto agli assetti europei.
L’Italia, infatti, rispetto agli altri Paesi d’Europa si trova ad essere il fanalino di coda quanto ad investimenti in questo settore e questa situazione crea inevitabilmente grosse difficoltà per chi fa teatro, che si ritrova soprattutto a dover sopravvivere, aggravato da un indebitamento generale prodotto dalla crisi economica in atto.

Ma chi manca all’appello sembrano essere soprattutto i giovani! E qui ci riferiamo sia a chi lo pratica sia a chi ne fruisce.
Dal punto di vista del pubblico, è indubbio che l’attenzione dei giovani sia rivolta più alla televisione e al cinema, forse perché il teatro italiano non sa indovinare il momento d’incontro coi giovani. Oltre ad un mea culpa, però, è necessario rendersi conto che un forte limite è dovuto al fatto dalla poca attenzione riservata dai media al nuovo.
E chiaro che tutto ciò rientra in un circolo vizioso: scarso interesse, poca visibilità, scarsa preparazione del pubblico a recepire nuove istanze artistiche.

E’ ovvio che anche dall’interno sia necessario rinnovare il teatro: la preparazione degli artisti, nonché la costanza nell’aggiornarsi e nel continuare a formarsi, devono essere un valore più forte della necessità di andare subito in scena.
Chi esce dalle scuole, poi, non ha la possibilità di mettersi immediatamente in gioco, di mettere le proprie capacità alla prova.
Ogni teatro italano rasente ancora dell ricerca del divo, del personaggio, ancor più che della qualità e dell’avanguardia;ma non dobbiamo dimenticare che i grandi maestri di oggi sono i giovani di ieri che sperimentavano, che facevano ricerca.

d’accordo con Baricco nel pensar una scuola che preveda un piano di valorizzazione delle arti nei curricula scolastici, che prevede non soo la teoria, ma anche la pratica, attraverso l’adeguamento delle strutture in questo senso (una palestra non è sempre sufficiente!).”

Artisti Associati

sabato 21 febbraio 2009

7 marzo 2009: oltre il buffet

Quando ci si trova in mano il programma di un convegno, le reazioni sono solitamente due:

a) ripiegare accuratamete il programma e giocherellarci sino a quando non si incontra un cestino lungo il proprio cammino;

b) leggere attentamente il programma dei lavori e segnare l'orario del pranzo nella propria agenda - prassi collaudata dagli studenti universitari fuori sede e da scrocconi esperti.

Il buffet, infatti, è il momento più interessante di molte tavole rotonde e appuntamenti di questo tipo, noti per i lunghi e noiosissimi interventi che scandiscono le interminabili ore tra il coffee break ed il lunch.



Il 7 marzo 2009, presso il Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra si terrà un appuntamento che molti potrebbero trovare narcotico sin dall'introduzione:
"Il confine del velo attraversato da voci di donne verso la riconciliazione".
Ebbene, di seguito alcuni punti che renderanno interessante questo appuntamento, ben oltre il momento dell'assalto alle tartine.

Anzitutto il tema trattato: una giornata che vorrebbe essere sopratutto un momento di confronto, crescita e dialogo tra culture per (cit.) "trarre nuove angolazioni per poter guardare l'altro" attraverso la percezione del velo tra donne velate e non.

A moderare l'incontro sarà il vicedirettore del TG5, nonchè inviato di guerra Toni Capuozzo. Una voce ed un volto conosciuti per l'impegno nella professione di reporter, nonchè dall'infinito bagaglio esperienziale umano. Un giornalista, in fondo, non può che essere un trait d'union tra mondi e culture lontani e differenti, un mediatore più del mezzo televisivo.

La voce delle donne poi: da Maria Luisa Coppola, Assessore alle Pari Opportunità della Regione del Veneto, a Karima Moual, giornalista e Presidente dell'associazione Genemaghrebin.
Non solo rappresentanti delle istituzioni, ma soprattutto donne che sono modelli di integrazione tra cultura occidentale e araba: la stilista Mona Mohanna, di origini libanesi, interverrà per portare la propria testimonianza accanto alla scrittrice Sumaya Abdel Quader (Giordano-palestinese).

E ancora la testimenianza di mutamenti ed iniziative a livello territoriale, con l'intervento di Elena Migliavacca, della Casa di Ramia di Verona.
Un appuntamento rosa, per capire chi c'è e cosa si nasconde dietro ad un velo, per conoscere di che tessuto sia costituito, per capire perchè non sia possibile strapparlo a chi lo indossa...

sabato 31 gennaio 2009

E che non si dica che per i giovani non si fa mai nulla!


Metti 6 giovani veronesi tra i 23 ed i 28 anni. Metti l'Assessore alle politiche Giovanili Alberto Benetti. Metti Meri Malaguti ovvero la personificazioe di Fondazione Aida.
E poi mettili tutti assieme attorno ad un tavolo per definire cosa sarà del progetto FREE ENTRY - Ingresso libero alle idee.

L'idea dell'Assessore, è stata quella di coinvolgere i 6 ragazzi nell'organizzazione e ideazione di una serie di incontri con l'autore che si terranno a Verona tra febbraio e maggio 2009. Ma non solo! I ragazzi saranno niente popo'dimeno che i moderatori degli incontri!
Ma cosa c'entra la Fondazione con tutto ciò?

Fondazione Aida si è accollata l'onere di provvede a coordinare e sostenere i ragazzi in tutte le fasi del processo di realizzazione, organizzazione e promozione degli eventi.
Dopo l'occupazione pacifica degli uffici, i ragazzi si sono divisi il lavoro, e con esso, le operazioni di destabilizzazione di ciascun reparto di Fondazione Aida:
- la creazione del materiale per la comunicazione (locandine, cartoline ecc..) ha reso alquanto complicato il lavoro di Annachiara (la grafica paziente) che non sapeva più quale Mac utilizzare per il suo lavoro
- il lavoro dell'ufficio stampa è stato a dir poco entusiasmante: Lara si è dilettata nel coordinare Anna, Sara e Nadia nel curare la promozione sui siti internet e sulla stampa locale. Da qualche giorno a questa parte, la nostra addetta stampa sorseggia lentamente tisane di camomilla
- l'organizzazione generale (ovvero TUTTO il resto) è stato affidato a Flaminia, l'Atlante di Fondazione
E Meri Malaguti? ogni giorno aumentava il kilometraggio delle sue corse mattutine. C'è chi dice di averla avvistata con l'ipod ed il palmare sulle colline di Montorio.

Fatto sta che ieri mattina, in Sala degli Arazzi del Comune di Verona, è stato presentato il progetto alla Stampa. Tutto è filato liscio come l'olio e mentre i ragazzi presentavano ai giornalisti gli appuntamenti, l'Ufficio ha tirato, per qualche ora, un liberatrio sospiro di sollievo...

www.freeentryverona.blogspot.com